Quasi 6.000 membri di Boko Haram tra comandanti, combattenti e le loro famiglie si sono arresi nelle ultime due settimane. Lo ha affermato, secondo quanto riporta l’emittente britannica Bbc, lo stato maggiore delle forze armate nigeriane. Un annuncio parallelo a quello del Camerun che, nei giorni scorsi, ha annunciato la resa di centinaia di militanti della milizia islamista.
In Nigeria, secondo i vertici militari nigeriani, questa resa sarebbe il risultato dell’intensa offensiva dei reparti di Abuja nel Nord-Wst del Paese. La morte del leader di Boko Haram Abubakar Shekau a maggio potrebbe avere anche contribuito allo sbandamento. Molti dei suoi seguaci si sono arresi alle autorità o hanno aderito al gruppo rivale della provincia dell’Africa occidentale dello Stato islamico (Iswap).
Le autorità nigeriane affermano che ora stanno profilando coloro che si sono arresi per avviarli poi a processi di deradicalizzazione e riabilitazione. Alcuni nigeriani, secondo la Bbc, sono scettici sulla reintegrazione degli ex combattenti nella società, citando possibili rischi.
Secondo le Nazioni Unite l’insurrezione da Boko Haram che ha avuto inizio nel 2009, ha causato la morte di più di 300.000 persone e lo sfollamento di milioni di altre persone in Nigeria e molti altri paesi nella regione del Lago Ciad.