Botswana, dopo 58 anni il partito d’opposizione vince le elezioni con Boko

di claudia
Duma Boko

Il presidente uscente del Botswana, Mokgweetsi Masisi, ha riconosciuto la sconfitta nelle elezioni generali, ponendo fine a 58 anni di governo ininterrotto del Partito democratico del Botswana (Bdp). I risultati preliminari indicano infatti una vittoria schiacciante per la coalizione di opposizione, l’Umbrella for democratic change (Udc), guidata da Duma Boko (nella foto).

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha espresso le sue congratulazioni al presidente eletto Duma Boko, e al popolo del Botswana per il successo delle elezioni appena concluse.

In una telefonata tenutasi il 2 novembre, Ramaphosa ha elogiato la coalizione Udc per la sua vittoria e ha apprezzato la rapida attivazione di piani di transizione tra l’amministrazione uscente del presidente Mokgweetsi Masisi e quella entrante di Boko. “Il successo delle elezioni nella nostra nazione sorella e la transizione senza intoppi confermano la maturità democratica nella nostra regione e nel nostro continente,” ha dichiarato Ramaphosa, sottolineando l’importanza di rafforzare le relazioni tra Sudafrica e Botswana.

Anche il presidente dello Zimbabwe, Emmerson Mnangagwa, ha inviato le sue congratulazioni a Boko, manifestando il desiderio di rafforzare i legami tra i due Paesi. “A nome del governo e del popolo della Repubblica dello Zimbabwe, desidero porgerle le mie più sincere congratulazioni,” ha dichiarato Mnangagwa, augurando continuità nelle relazioni bilaterali. Le dichiarazioni di congratulazioni da parte del governo di Harare hanno suscitato reazioni critiche nel Regno Unito. Lord Jonathan Oates, membro della Camera dei Lord, ha definito l’elogio di Mangwana “una vergogna sbalorditiva,” considerando il controverso passato elettorale dello Zimbabwe. 

Oates ha ricordato le elezioni del 2008 in Zimbabwe, quando l’ex presidente Robert Mugabe, nonostante fosse stato sconfitto dall’oppositore Morgan Tsvangirai, si era rifiutato di lasciare il potere, sostenuto dall’esercito e dall’attuale presidente Mnangagwa. “Se lo Zanu-PF avesse ammesso la sconfitta nel 2008, lo Zimbabwe avrebbe avuto un futuro molto più luminoso,” ha affermato Oates, criticando il regime zimbabweano per aver usato violenza e frode per mantenere il controllo politico. Lord Oates ha inoltre suggerito a Mangwana di imparare dall’esempio del Botswana, invitandolo a osservare come si gestisce una transizione pacifica in caso di sconfitta elettorale. “Forse Mangwana dovrebbe fare un viaggio in Botswana e imparare come si vincono elezioni libere e giuste,” ha concluso Oates. 

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