Botswana, manca una legge contro le molestie sessuali al lavoro

di claudia

di Céline Dominique Nadler

Il World Policy Analysis Center ha esortato le Nazioni Unite a richiedere al Paese azioni concrete per colmare le proprie lacune legali e garantire protezione contro abusi e discriminazioni sul posto di lavoro.

Il World Policy Analysis Center, un centro di ricerca statunitense sui diritti, ha chiesto alle Nazioni Unite di fare pressione sul Botswana affinché adotti leggi esaustive che proteggano i lavoratori e le lavoratrici dalle molestie sessuali sul posto di lavoro. La richiesta arriva mentre il Committee on the Elimination of Discrimination Against Women (Cedaw) si prepara a coinvolgere il Botswana nei suoi obblighi in materia di diritti umani, dopo che il centro di ricerca lo ha spinto a esigere piani concreti e a breve termine per approvare una legge che proibisca le molestie sessuali sul posto di lavoro. Se non esistono piani del genere, il centro raccomanda che il Cedaw includa specifiche richieste di azione nelle sue osservazioni conclusive al governo del Botswana.

Tra le disposizioni legali richieste al Botswana ci sono la definizione di molestie sessuali che copra sia gli scenari quid pro quo sia la creazione di un ambiente di lavoro ostile, ma anche le molestie basate sul sesso nonché quelle che dipendono dal comportamento sessuale. Mancano, inoltre, protezioni per le vittime. Il World Policy Analysis Center sostiene che l’assenza di tali protezioni rende i lavoratori, in particolare le donne, vulnerabili agli abusi in contesti professionali. Il Botswana è stato criticato per i suoi lenti progressi nell’affrontare la violenza di genere e la discriminazione sul posto di lavoro, nonostante sia firmatario di convenzioni internazionali che promuovono l’uguaglianza.

Il World Policy Analysis Center spera che l’intervento del Comitato spinga il Botswana a dare priorità a questo problema, allineando il suo quadro giuridico agli standard globali. Questa spinta arriva in un momento di crescente riconoscimento della necessità di ambienti di lavoro equi dal punto di vista di genere per promuovere uno sviluppo economico e sociale sostenibile. Si prevede che il Cedaw esaminerà lo stato dei diritti umani del Botswana e pubblicherà le sue raccomandazioni nei prossimi mesi.

“Secondo la nostra ricerca, la legge del Botswana non contiene disposizioni sulle molestie sessuali sul posto di lavoro”, afferma il Centro. “La nostra revisione della legislazione del Botswana ha individuato protezioni ristrette contro i licenziamenti basati sul genere e sullo stato civile, nonché un divieto di licenziamento per ritorsione per aver presentato denunce di discriminazione sul posto di lavoro. Non abbiamo trovato disposizioni sulla discriminazione in aree di lavoro diverse dai licenziamenti, nessuna protezione sulla base della gravidanza e dello stato familiare e nessuna protezione contro la discriminazione indiretta”, spiega ancora il World Policy Analysis Center, che pertanto chiede al Cedaw di promuovere tra le altre cose l’adozione rapida di una legge che proibisca anche la discriminazione indiretta sul lavoro basata sul genere e proibisca in modo completo la discriminazione sul lavoro (in sede di assunzione, formazione, promozioni e declassamenti, retribuzione e licenziamenti) sulla base dello stato di famiglia.

Il Centro ha inoltre dichiarato che nella sua ricerca non sono state rilevate disposizioni relative alle molestie sessuali nell’istruzione.

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