La città di Sebba, nella regione burkinabé del Sahel, è isolata da una decina di giorni, non rifornita più di beni di prima necessità e senza energia elettrica per effetto del sabotaggio degli impianti di distribuzione della Sonabel. È l’allarme lanciato ieri a Ouagadougou dall’Associazione dei cittadini Yagha (Ary), che in una conferenza stampa di cui da notizia LeFaso ha chiesto urgentemente alle autorità di intervenire per evitare l’ennesima tragedia umanitaria.
Secondo la Ary a Sebba, che conta circa 11.000 abitanti, mancano anche l’acqua potabile e il carburante e nonostante la presenza di tre distaccamenti militari nell’area, uno proprio a Sebba e altri a Solhan e Mansila, la situazione sembra aggravarsi sempre di più. L’Ary ha invocato l’invio di convogli umanitari, la messa in sicurezza della strada Dori-Sebba e il ripristino delle linee elettriche e telefoniche: “A Sebba è psicosi. Le persone sono in pericolo e non sanno dove andare. È un grido dal cuore, che portiamo all’attenzione delle autorità per evitare il ripetersi di tragedie come Solhan e Seytenga”.