In Burkina Faso, un totale di 2.195.758 persone si troveranno in una situazione di crisi alimentare nel 2023, compresi gli sfollati interni (Idp). Un dato che rappresenta circa il 9,9% della popolazione secondo le previsioni rese note nei giorni scorsi dal ministro dell’Agricoltura, delle Risorse Animali e della Pesca, Denis Ouédraogo.
Ouédraogo ha affermato che il bilancio cerealicolo e alimentare definitivo risultante dalla stagione agricola 2022-2023 mostra un deficit lordo di 72.387 tonnellate di cereali, pari al 2% del fabbisogno.
Ha aggiunto che l’analisi del tasso di copertura del fabbisogno cerealicolo ha evidenziato cinque regioni in deficit, due regioni in equilibrio e sei regioni in eccedenza.
La disponibilità di energia alimentare per persona al giorno è stimata a 2.820,1 Kcal, con un aumento del 10,7% rispetto all’anno di consumo 2021-2022.
Il ministro dell’Agricoltura e delle Risorse Animali ha spiegato che la stagione agricola 2022-2023 è stata segnata principalmente dal persistere di attacchi terroristici, che hanno reso alcune aree inaccessibili ai servizi tecnici, da sfollamenti massicci di popolazioni agricole e dall’abbandono di aree e fattori produttivi.
Inoltre, il cambiamento climatico ha causato inondazioni, che hanno portato a perdite nella produzione agro-pastorale.
Nonostante questa situazione, la produzione cerealicola nazionale si è attestata a 5,18 milioni di tonnellate, pari a un aumento dell’11,11% e del 7,79% rispettivamente rispetto all’ultima stagione agricola e alla media degli ultimi cinque anni, secondo i dati forniti dal ministro.
In Burkina Faso, l’agricoltura impiega più dell’80% della popolazione attiva e rappresenta più del 30,0% del Pil del Paese, oltre ad essere un settore che fornisce posti di lavoro e valuta estera dopo l’oro.