Il bilancio aggiornato delle vittime dell’attacco di mercoledì contro un convoglio misto di civili e soldati nei pressi di Gorgadji, nel nord-est del Burkina Faso, nella regione burkinabé del Sahel, è salito pesantemente. Si contano ora almeno 160 morti tra civili, militari, ausiliari militari e non meglio precisati “terroristi”.
Il numero dei civili uccisi è infatti salito da 30 a 65 secondo un bilancio aggiornato alle 18.50 di ieri sera. Lo ha annunciato ieri il governo tramite un comunicato citato dalla stampa locale. Le medesime fonti precisano che si tratta di 52 uomini, sette donne e sei ausiliari dell’esercito. Anche il numero delle vittime tra le file dell’esercito è aumentato: da 14 a 15 soldati morti. Gli aggressori neutralizzati sono ora passati a 80 dai 58 dichiarati nei bilanci iniziali.
Il presidente della Repubblica, Roch Marc Christian Kaboré, ha decretato un lutto nazionale di tre giorni a partire da ieri. Secondo la stampa locale, l’agguato è avvenuto mentre il convoglio misto di soldati e agenti della gendarmeria nazionale sostenuti dai volontari per la difesa del Paese, era in missione per mettere in sicurezza i civili in direzione di Arbinda
