I generali Gilbert Diendéré e Djibrill Bassolé, accusati di essere a capo del fallito colpo di stato del 2015 in Burkina Faso, sono stati condannati rispettivamente a 20 e 10 anni dal tribunale militare di Ouagadougou.
Diendéré, ex braccio destro dell’ex presidente Blaise Compaoré, è stato dichiarato colpevole di “attacco alla sicurezza dello stato” e “omicidio”, e condannato a 20 anni di prigione dalla corte. Bassolé, ex ministro degli Esteri, è stato dichiarato colpevole di “tradimento” e condannato a 10 anni di reclusione.
Sono stati anche condannati i militari membri del commando che aveva arrestato personalità del governo di transizione durante questo fallito colpo di stato: 19 anni di carcere per il comandante Warrant Officer Eloi Badiel, considerato il capo delle operazioni, 17 anni per il comandante Warrant Officer Nébie, soprannominato “Rambo”, che aveva ammesso di guidare il gruppo, e 15 anni per gli altri. Il tenente colonnello Mamadou Bamba, che aveva letto in televisione il comunicato stampa dei golpisti è stato condannato a 10 anni di prigione, cinque dei quali sospesi.