Dopo Mali e Algeria, anche in Burkina Faso si fanno sempre più strada sentimenti antifrancesi che preoccupano Parigi per il futuro delle relazioni con Ouagadougou ma che sono la conseguenza inevitabile delle parole di Macron del 2017, non seguite dai fatti.
Quasi quattro anni fa infatti il presidente francese tenne un discorso all’Università di Ouagadougou, durante il quale giurò che la Francia non avrebbe mai più interferito nelle sue ex colonie. Un discorso che i media francesi definirono “le campane a morto della Francafrique” ma che oggi la gioventù del Burkina, ma anche del Mali, giudica poco credibile alla luce di quanto successo negli anni. “La sensazione è di disillusione. Sono passati quattro anni da queste promesse tanto strombazzate, ma pochissime di esse sono state mantenute”, ha detto Lassina Kambou, oggi 23enne, all’Agence France presse (Afp).
Molti studenti che hanno assistito a quel discorso di Macron, interpellati dall’Afp, parlano di “marketing politico”: una critica comune riguardava la campagna militare francese per combattere i jihadisti nel Sahel. Gli studenti intervistati condividono l’idea che Macron ha perso qualsiasi credibilità in Africa quando è volato in Ciad per sostenere Mahamat Idriss Deby, il nuovo leader del Paese dopo che suo padre è stato ucciso ad aprile. Deby figlio, poco dopo aver preso il potere, ha istituito una giunta militare mai criticata da Parigi, un silenzio che fa discutere anche altrove nei paesi del Sahel. In vista del vertice Francia-Africa di venerdì prossimo l’atteggiamento che Parigi continua ad avere in Africa, sia per le missioni internazionali che per la dipendenza francese dalle risorse africane, è al centro di grandi polemiche e iniziative diplomatiche forti, come quella dell’Algeria o del Mali.
In pochi si dicono invece soddisfatti delle promesse mantenute da Macron, come il sollevamento del segreto di Stato sull’assassinio di Thomas Sankara che ha portato all’apertura di un processo penale in Burkina Faso: il prossimo 11 ottobre 13 persone saranno processate nella capitale burkinabé.