Si è ormai perso il conto del numero di “tentativi di destabilizzazione” denunciati dalla giunta militare al potere in Burkina Faso. Il telegiornale di Rtb, la tv nazionale burkinabé, delle 20 di sabato 9 novembre ha mandato in onda un servizio in cui si rende edotta l’opinione pubblica di un nuovo tentativo di colpo di stato sventato dalle autorità: nel servizio compare un individuo, il cui volto è offuscato, che si sarebbe avvicinato ai militari offrendo loro denaro per “far loro commettere atti di destabilizzazione del Paese degli uomini integri”, si sente dire nel servizio, unica fonte di informazione relativamente a questo caso di cronaca politica, non commentato fino ad ora dalle autorità.
Venerdì sarebbero state consegnate delle valigette piene di denaro ai soldati, che avrebbero prima denunciato questo tentativo al loro superiore e, come strategia per smascherare il tutto, si sarebbero quindi finti interessati a prendere il denaro. Il momento della consegna del denaro ai soldati coincide con il momento in cui il corruttore è stato smascherato ed arrestato.
Secondo il servizio di Rtb la somma sequestrata, che sarebbe di 5 miliardi di franchi Cfa (7,6 milioni di euro circa, nelle immagini si possono vedere diverse decine di milioni di franchi raccolti in grandi mazzi di banconote legate con elastici e all’interno di quattro grosse valigie), è stata già versata all’erario. L’ultimo tentativo di destabilizzazione lamentato dalla giunta militare al potere in Burkina Faso era stato denunciato lo scorso 24 settembre e, prima ancora, ai primi di agosto. Anche a gennaio la giunta aveva denunciato un tentativo di golpe ai suoi danni, un altro era stato denunciato nel settembre 2023 e, nel 2022, un primo colpo di Stato ha portato al potere i militari con il colonnello Damiba, sostituito pochi mesi dopo da Ibrahim Traoré con un nuovo colpo di Stato militare.