Non è ancora noto il bilancio delle vittime civili colpite “accidentalmente” dall’esercito burinabè in operazioni antiterrorismo condotte nella regione orientale del Paese. L’esercito ha infatti dichiarato ieri in un comunicato di aver “sfortunatamente” ucciso dei civili lunedì durante un’operazione contro gruppi “terroristici” in diverse località nell’est del Paese (Djamanga, Djabiga, Mandéni, Bounou, Obiagou, Pognoa-Sankoado) contro gruppi “terroristici responsabili di diversi abusi”.
“Durante queste operazioni, che hanno neutralizzato diverse decine di terroristi, gli attacchi hanno purtroppo causato vittime collaterali tra la popolazione civile”, riferisce l’esercito senza fornire il bilancio. In effetti, ha dichiarato, i civili che si trovavano nei pressi di un covo di terroristi sull’asse Kompienga-Pognoa (Est) “sono stati purtroppo colpiti mortalmente dai proiettili”.
Diversi cittadini della regione orientale avevano avvertito sui social network di questi attacchi dell’esercito che colpivano i civili, causando morti.
È stata aperta “immediatamente” un’indagine per determinare le responsabilità, ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, che ha offerto le sue sincere condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime. Ha affermato l’impegno delle Forze armate nazionali a “collaborare pienamente” con i servizi competenti e la popolazione per far luce su questo “sfortunato incidente”.
Nell’ambito della lotta al terrorismo, le autorità burkinabé avevano concesso due settimane alla popolazione civile per liberare le aree di interesse militare situate nel Sahel e nell’est. Venerdì scorso, il tenente colonnello Yves Didier Bamouni, comandante delle operazioni del teatro nazionale (Cotn), ha spiegato che il limite di tempo concesso alla popolazione era stato esaurito e che d’ora in poi chiunque fosse stato trovato in una di queste zone definite sarebbe stato considerato “ostile”.
Dal 2015, il Burkina Faso è tormentato da attacchi terroristici che hanno ucciso molte persone e sfollato oltre 1,9 milioni. Il Paese sta vivendo la più grande ondata di sfollati a causa del terrorismo nel Sahel, ha dichiarato martedì a Ouagadougou Laurent Saugy, capo delegazione del Comitato Internazionale della Croce Rossa in Burkina Faso (Cicr), aggiungendo che tre sfollati su quattro nel Sahel si trovano in Burkina Faso.