La ministra degli Esteri burkinabè Olivia Rouamba ha firmato ieri a Doha, in Qatar, un Memorandum d’intesa tra il Fondo di sviluppo del Qatar e il Burkina Faso, che consentirà di mobilitare circa 2 miliardi di franchi Cfa (più di 3 milioni di dollari) a sostegno “dell’emergenza istruzione in Burkina Faso”, dove più di un milione di studenti sono colpiti dalla chiusura delle scuole dovuta ell’insicurezza. Lo riportano i media burkinabé.
Presente a Doha, in Qatar, nell’ambito della V Conferenza delle Nazioni unite sui Paesi meno sviluppati (Ldc), il capo della diplomazia burkinabè ha firmato questo Memorandum che consentirà “di mettere a disposizione, attraverso la Fondazione Education for all, circa 2 miliardi di franchi per sostenere l’istruzione in emergenza in Burkina Faso”, ha dichiarato la stessa Rouamba.
Il Burkina Faso è in preda a una crisi di sicurezza e umanitaria dal 2015: secondo il Consiglio nazionale per il soccorso e la riabilitazione di emergenza (Conasur), al 31 gennaio 2023 il Paese contava 1.938.792 sfollati interni, di cui il 58,43% erano bambini, il 23,96% donne e il 17,61% uomini. Alla stessa data, 6.383 scuole sono chiuse per ragioni di insicurezza. Secondo un rapporto del ministero della Pubblica istruzione burkinabè, che specifica che queste chiusure rappresentano circa il 24,74% delle strutture educative del Burkina Faso, gli studenti interessati dalle chiusure sono ben 1.086.321, di cui 527.062 ragazze (48,51%), ai quali si aggiungono ben 32.174 docenti, di cui 10.280 donne (31,95%). Tra questi studenti colpiti dalla crisi di sicurezza, 224.157 sono stati reimmatricolati in aree ritenute sicure.
Nell’agosto 2022, secondo un rapporto del ministero della Salute e dell’igiene pubblica, 564 strutture sanitarie (poco meno del 40% del totale) sono state chiuse o sono parzialmente funzionanti in otto regioni del Paese, un fatto che priva più di 2.131.842 persone dell’accesso all’assistenza sanitaria.
Lunedì, il capo della diplomazia burkinabé aveva già avuto un incontro con il direttore generale del Fondo per lo sviluppo del Qatar, Khalifa Bin Jassim Al-kuwari, al quale erano state esposte le difficoltà umanitarie e di sicurezza che il Burkina Faso deve affrontare. L’amministratore delegato del Fondo di sviluppo del Qatar ha invitato il governo di Ouagadougou a presentare al più presto i vari progetti, pur rilevando che il Fondo è interessato a un rigoroso monitoraggio amministrativo dell’attuazione dei progetti. Il capo della diplomazia burkinabé ha incontrato anche l’amministratore del Programma di sviluppo delle Nazioni unite (Undp), Achim Steiner, il quale ha ribadito l’impegno della sua istituzione a sostegno del Burkina Faso: “L’Undp non può abbandonare il Burkina Faso in un contesto così difficile”, ha dichiarato Steiner prima di annunciare una visita tecnica in Burkina Faso, durante la quale presenterà alle autorità burkinabè proposte concrete in tema di sviluppo.