Dopo diverse ore di discussione, i 350 delegati, che hanno partecipato ieri alla Conferenza nazionale sulla transizione, hanno approvato la Carta di transizione che è stata poi firmata dal presidente Paul-Henri Sandaogo Damiba. I partecipanti hanno stabilito un periodo di transizione di tre anni prima delle elezioni, mentre la commissione tecnica aveva proposto 30 mesi. Lo si apprende dalla stampa locale. “È un lavoro che è stato fatto affinché questo Paese recuperi un po’ del suo orgoglio e dei suoi valori morali”, ha detto l’ex primo ministro Tertius Zongo che ha presieduto la riunione nazionale.
La Carta prevede quindi un periodo di transizione di tre anni e specifica che né il presidente, né il primo ministro, né il presidente del parlamento potranno partecipare alle elezioni generali che concluderanno il periodo di transizione. Sarà istituito un governo con un massimo di 25 ministri e il corpo legislativo sarà composto da 71 membri. Tra i parlamentari, ci saranno 21 persone nominate dal presidente della transizione, 16 rappresentanti delle forze di difesa e sicurezza, 13 rappresentanti delle organizzazioni della società civile, 8 rappresentanti dei partiti politici e 13 rappresentanti delle diverse regioni del Paese. Tutti riceveranno uno stipendio per il loro lavoro, contrariamente a quanto aveva proposto la commissione tecnica.