Il colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba è stato “ufficialmente” investito delle funzioni di presidente del Burkina Faso Faso, capo di stato e comandante supremo delle forze armate. Lo ha letto ieri alla televisione nazionale il colonnello Cyprien Kaboré a nome del Movimento patriottico per la salvaguardia e la restaurazione (Mpsr), la giunta che ha preso il potere in Burkina Faso il 25 gennaio, all’indomani del golpe contro il presidente Roch-Marc Christian Kaboré.
L’Mpsr assicura “la continuità dello Stato in attesa dell’instaurazione di una transizione”. La sospensione della Costituzione viene revocata e viene ripristinata nei suoi articoli che non contraddicono “l’atto fondamentale” in corso dai militari per organizzare la gestione del potere in attesa dell’adozione di una “carta di transizione”.
Due alti ufficiali militari sono stati destituiti: il capo di stato maggiore delle forze armate, il generale di brigata Gilbert Ouedraogo, nominato lo scorso ottobre dal presidente recentemente estromesso, Christian Marc Roch Kaboré. Il capo dell’intelligence, il colonnello François Ouedraogo è stato destituito dalla direzione dell’Agenzia nazionale dei “renseignements”, carica che ricopriva dal 9 marzo 2016. Anche il suo vice, Franck Nion, è stato dimesso.
