Il governo del Burkina Faso ha sospeso il giornale francese Jeune Afrique accusandolo di aver diffuso informazioni false in più articoli che riportavano notizie di tensioni e malcontento all’interno delle forze armate.
“Scegliendo deliberatamente la menzogna e la manipolazione grottesca, nella totale negazione di qualsiasi etica professionale del giornalismo, Jeune Afrique ha scelto il suo campo, quello dell’intossicazione e della disinformazione orchestrate da agenzie occulte i cui leader stanno cercando di seminare il caos nel nostro Paese per schiavizzarlo meglio e sfruttarlo” si legge in una nota governativa.
Nel comunicato si fa riferimento in particolare a due articoli: uno pubblicato ieri e dal titolo “Au Burkina Faso, toujours des tensions au sein de l’armée” e uno pubblicato il 21 settembre e dal titolo “Au Burkina Faso, la grogne monte dans les casernes”.
Secondo Ouagadougou, nei due articoli si fanno affermazioni “senza l’ombra di un minimo di prova” che “hanno l’unico scopo di gettare un inaccettabile discredito sulle Forze armate nazionali e, soprattutto, su tutte le forze combattenti che lottano con abnegazione per la sovranità e la dignità del nostro popolo sulla libera terra di Burkina”.
Immediata è stata la reazione di Jeune Afrique. La sospensione, si legge in una nota pubblicata nel sito del giornale, “rappresenta un ulteriore attacco alla libertà di informazione in un Paese che è stato a lungo considerato un pioniere in questo campo, il Paese di Norbert Zongo”.
Questa decisione, si legge ancora, “oltre a non riflettere una grande serenità da parte di coloro che l’hanno presa, richiama gli atteggiamenti utilizzati nell’epoca dei partiti unici, contribuendo ulteriormente a creare una zona di non informazione nella regione e in particolare in Burkina Faso”.
La direzione e le redazioni di Jeune Afrique Media Group “condannano questa censura di un’altra era, auspicando che i suoi autori possano riconsiderarla. Da parte nostra, non intendiamo privare i nostri lettori burkinabè del loro diritto a un’informazione pluralista, verificata ed equilibrata”.
foto di Afp