Le forze armate del Burkina Faso hanno ucciso almeno 32 “terroristi” durante due operazioni nelle regioni centro-settentrionali e settentrionali che si sono svolte tra venerdì 15 e sabato 16 novembre in seguito a degli attacchi contro l’esercito. Sono stati sequestrati grandi lotti di armamenti e munizioni.
Tutto è iniziato con un’imboscata a una pattuglia del gruppo delle forze di sicurezza del nord. L’imboscata si è svolta nelle vicinanze di Yorsala, nel dipartimento di Titao, a circa 40 chilometri dalla città di Ouahigougouya. Un soldato è stato ucciso, secondo fonti RFI.
Le forze armate hanno quindi risposto all’attacco e pare che ci siano stati intensi combattimenti durati diverse ore. Durante questi scontri, 24 “terroristi” sono stati neutralizzati, secondo l’esercito del Burkina Faso.
In base a quanto riporta lo Stato Maggiore, questa operazione ha permesso di liberare diverse donne che erano detenute e usate come schiave del sesso dai terroristi.
Dopo questi scontri, le unità del gruppo delle forze di sicurezza settentrionali hanno effettuato un’azione offensiva nelle vicinanze di Bourzanga, un comune preso di mira da numerosi attacchi di gruppi armati negli ultimi mesi. La nuova operazione ha neutralizzato otto “terroristi”, hanno detto i militari. Lo Stato Maggiore afferma inoltre che è stato sequestrato un grande lotto di armi, munizioni e attrezzature varie.