L’ambasciatore francese in Burkina Faso ha consegnato il terzo e ultimo lotto di fascicoli relativi all’assassinio del presidente Thomas Sankara. A seguito della richiesta del giudice istruttore del tribunale militare di Ouagadougou sul caso Sankara, le autorità francesi hanno declassificato i fascicoli in loro possesso.
“Sono stati tutti trasmessi in piena trasparenza secondo i termini della parte Burkinabè”, ha detto l’ambasciatore Luc Hallade. Le prime due consegne di archivi erano state fatte a ottobre e dicembre 2018. I documenti provengono dal Ministero francese per l’Europa e gli Esteri e quello delle Forze armate.
Una settimana fa il tribunale militare di Ouagadougou ha deciso di incriminare l’ex presidente Blaise Compaoré, con l’accusa di attentato alla sicurezza dello Stato, concorso in omicidio e occultamento di cadavere nel caso dell’assassinio di Thomas Sankara. Lo ha riferito Rfi secondo cui anche Gilbert Diendéré, ex braccio destro di Blaise Compaoré, è sotto processo insieme ad altre 14 persone che dovranno comparire davanti al tribunale.
Allo stesso tempo, il tribunale militare ha ordinato l’arresto di tutti coloro le cui accuse sono state confermate, anche se non è stata ancora fissata la data per il processo. I mandati d’arresto rimangono quindi in vigore anche contro coloro che sono attualmente all’estero, ha precisato Rfi.
Il team di difesa del generale Gilbert Dienderé aveva cercato di far leva sulla prescrizione motivandola con il fatto che il caso non è stato trattato dai tribunali per decenni. Ma l’eccezione è stata respinta dalla corte.
Sankara, ufficiale militare e rivoluzionario socialista che fu presidente del Burkina Faso dal 1983 al 1987, è passato alla storia come una figura carismatica. Sarebbe stato assassinato dalle truppe guidate da Blaise Compaoré, che assunse la guida dello Stato subito dopo.