Cinque partiti e movimenti politici riuniti in un’alleanza denominata “Ensemble pour le Faso” si sono espressi contro i nuovi stipendi dei membri del governo di transizione. Lo riferisce Radio France Internationale (Rfi) precisando che gli stipendi dei ministri sono passati da 973.320 franchi Cfa (quasi 1.500 euro) al mese a 2.386.256 franchi Cfa (oltre 3.600 euro); e quello del primo ministro, Albert Ouedraogo, da 1.089.720 franchi Cfa a 2.782.717 franchi Cfa. Si tratta di aumenti rispettivamente del 145% e del 155%.
Da Rfi si apprende che Maître Guy Herve Kam, presidente dell’alleanza “Ensemble pour le Faso”, ritiene che il decreto che ha permesso questo aumento sia “irregolare” in quanto “la questione della retribuzione degli alti funzionari governativi è di interesse pubblico. E dovrebbe essere oggetto di un dibattito nazionale prima della sua adozione”, ha insistito.
Secondo i cinque partiti politici, mentre l’alto costo della vita si fa sentire in Burkina Faso “e il paniere delle famiglie è disperatamente vuoto, a chi è al potere non manca la creatività per aumentare i propri stipendi senza alcun imbarazzo”. Per il movimento, questo aumento di stipendio è “il risultato della leggerezza con cui questa transizione gestisce il potere”. Chiedono quindi l’abrogazione del decreto “illegale, illegittimo e inappropriato” sulla retribuzione dei ministri.