Solo un terzo dei fondi necessari per coprire i bisogni umanitari più urgenti in Burkina Faso “sono stati stanziati lo scorso anno”. Lo ha detto a Rfi Rachel Mikanagu, direttrice del forum delle Ong umanitarie internazionali presenti in Burkina Faso. Secondo il Consiglio norvegese per i rifugiati, in Burkina Faso quasi 500.000 persone che vivono in aree sotto blocco non hanno potuto beneficiare degli aiuti o dell’assistenza umanitaria delle Ong internazionali presenti nel paese nel 2023.
Questa mancanza di fondi riduce notevolmente l’assistenza fornita alle popolazioni, una “doppia punizione” per gli abitanti delle quaranta località burkinabé attualmente sotto blocco a causa della presenza di gruppi terroristici, che già non hanno più accesso ai loro terreni agricoli e quindi ai loro abituali mezzi di sussistenza. Secondo Mikanagu, il ponte aereo effettuato da un unico elicottero cargo non è in grado di raggiungere tutte le località bisognose di aiuti ed assistenza e inoltre il trasporto aereo costa dodici volte di più che quello su gomma.