Un totale di 3.280 scuole sono state chiuse in Burkina Faso a causa del terrorismo e degli attacchi armati, un dato che rappresenta il 13,09 per cento delle strutture educative del Paese. “È molto impressionante e ci sono motivi di preoccupazione”, ha detto – riferisce la stampa locale – il portavoce del governo Alkassoum Maiga dopo il consiglio dei ministri di mercoledì. La chiusura di queste scuole ha colpito 511.221 studenti e 14.901 insegnanti, ha detto la stessa fonte.
Dal 2015, il Burkina Faso è stato il bersaglio di attacchi terroristici in diverse delle sue regioni. Ad oggi, il Paese conta 1.501.775 sfollati interni, il 61,48 per cento dei quali sono bambini, il 22,39 per cento donne e il 16,13 per cento uomini, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).
Lo stato di emergenza è stato dichiarato in 14 delle 45 province del Paese come parte della lotta contro il terrorismo.
Venerdì sera, rivolgendosi alla nazione, il presidente burkinabé Roch Marc Christian Kaboré ha detto di aver incaricato il nuovo governo di “ripulire” le aree infestate da gruppi terroristici armati che stanno causando morti e sfollamenti nel Paese. Kaboré ha anche sottolineato l’importanza di sancire la riconciliazione nazionale e di rafforzare la lotta contro l’impunità e la corruzione. Sul fronte della sicurezza, l’anno 2021 ha visto un aumento degli attacchi terroristici che raccomanda “l’urgente necessità di rafforzare le capacità tattiche e operative delle unità di difesa”, ha sottolineato.
L’esercito burkinabé ha annunciato, lunedì sera, in un comunicato, di aver neutralizzato un centinaio di sospetti terroristi tra il 27 dicembre 2021 e il 2 gennaio 2022.
