Il presidente Roch Marc Christian Kaboré, ha proceduto a un’ondata di licenziamenti all’interno della gendarmeria, due settimane dopo l’ attacco contro il distaccamento della gendarmeria di Inata che ha lasciato 53 morti, tra cui 49 gendarmi. Kaboré aveva già sollevato dalle loro funzioni due ufficiali militari all’indomani dell’attacco.
Come riferisce la stampa locale, il presidente ha immediatamente nominato, tramite un decreto, dieci nuovi funzionari per le posizioni di comando nella gendarmeria nazionale. Il colonnello Koagri Natama è stato nominato comandante della prima regione della gendarmeria, mentre il tenente colonnello Jean Marie Combasseré guida ora la seconda regione della gendarmeria. Per quanto riguarda la terza regione della gendarmeria, essa è ora comandata dal colonnello Rakiswendé Lionid Diabri, mentre il colonnello Evrard Somda dirige la legione speciale della gendarmeria nazionale.
Dalle medesime fonti si apprende che i cambiamenti sono avvenuti anche nel comando delle scuole e dei centri di formazione, il centro nazionale di qualificazione dei sottufficiali della gendarmeria, l’unità di intervento speciale della gendarmeria nazionale e il gruppo di trasporto aereo.
Nei giorni seguenti l’attacco di Inata il presidente del Burkina Faso aveva riconosciuto che l’agguato manifestava “disfunzioni” nella lotta contro il terrorismo che devono “essere corrette”. La scorsa settimana Kaboré ha annunciato, per questi giorni, il lancio dell’operazione “‘mani pulite’ per svuotare tutti i dossier di corruzione e ripulire tutti i casi che inquinano la vita quotidiana del popolo burkinabé per più buon governo e democrazia”, ha detto promettendo appunto anche cambiamenti nelle forze armate e nel governo “per una migliore gestione della crisi di sicurezza e della lotta alla corruzione”.