Ieri, sabato 26 maggio, è stata ufficialmente registrata a Pechino la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Burkina Faso e Cina. A stringere l’accordo sono stati Alpha Barry e Wang Yi, i ministri degli esteri dei due Paesi nei quali saranno presto inviate le missioni per aprire le reciproche ambasciate.
Il prossimo settembre sarà quindi firmato un accordo di cooperazione tra Ouagadougou e Pechino quando il presidente Roch-Marc Christian Kaboré farà visita a Pechino in occasione del vertice Cina-Africa.
I settori in cui Burkina e Cina collaboreranno sono: energia, edilizia abitativa, istruzione. Particolare attenzione verrà inoltre rivolta al settore sanità, nello specifico per quanto riguarda l’accesso alla sanità dei burkinabè. Alpha Barry ha infatti precisato: «Riteniamo che un grande ospedale dovrebbe essere costruito a Bobo-Dioulasso. Il campo della salute è quello che poniamo in primo piano nella nostra cooperazione con la Cina e dovremmo iniziare proprio con l’apertura di questo ospedale» per proseguire dichiarando che «ora non ci sono più ostacoli. Progetti come l’anello ferroviario di Cotonou-Abidjan, progetti come la ferrovia Abidjan-Ouagadougou e il G5 Sahel. La Cina dovrebbe essere in grado di essere presente senza preoccupazioni a causa della posizione del Burkina Faso».
Un capitolo nuovo dunque per i due Paese che fino ad oggi hanno visto Pechino rifiutarsi di partecipare ai grandi progetti che hanno coinvolto Ouagadougou a causa dei suoi legami con Taiwan.