Uno studio condotto in Burkina Faso da ricercatori dell’Università del Maryland (Umd), in collaborazione con i colleghi dell’Institut de recherche en sciences de la santé (Irss) del Burkina Faso, ha messo in luce come una precisa varietà di fungo sia particolarmente efficace per debellare le zanzare portatrici di malaria.
Lo si apprende dalla stampa locale precisando che si tratta del fungo Metarhizium pingshaense, le cui proprietà sono state modificate in laboratorio per renderlo ancora più pericoloso per le zanzare. Tramite il suo utilizzo i ricercatori sono riusciti a sradicare il 99 per cento delle popolazioni di zanzare nella zona di controllo del progetto in 45 giorni.
“Abbiamo modificato geneticamente il fungo per aumentare la sua virulenza verso le zanzare della malaria”, ha spiegato Abdoulaye Diabaté, capo del dipartimento di entomologia medica dell’Irss. Come risultato di questa modifica, il fungo produce una potente neurotossina di un ragno australiano che è fatale per le zanzare. Diabaté ha precisato che “il fungo modificato uccide il 99 per cento delle zanzare in meno di cinque giorni in laboratorio, mentre il fungo non modificato uccide appena il 50 per cento delle zanzare dopo due settimane, da qui l’interesse per la modifica genetica”.
Mondjonnesso Gomina, ricercatore del Laboratorio di entomologia applicata dell’Università di Lomé, in Togo, ha sottolineato che “quando tocca un insetto, un fungo della specie Metarhizium pingsheaense germina e penetra nei suoi tegumenti fino a che muore, meccanicamente”. Pertanto, modificando geneticamente il fungo per secernere la tossina, “acceleriamo solo la sua azione sulla zanzara”, ha precisato, notando che lo stesso metodo è usato per ridurre la popolazione di alcuni parassiti come i moscerini della frutta.
La fase successiva è stata quella di condurre esperimenti che fossero il più possibile vicini alle condizioni di vita reale. Lo studio si è svolto in un ambiente semi-innaturale, in quella che i ricercatori descrivono come una “zanzara-sfera”, situata nella località di Soumousso, a circa 40 km da Bobo-Dioulasso, la seconda città del Paese. La “zanzara-sfera” consiste in quattro capanne sperimentali ispirate allo stile architettonico delle zone rurali del Burkina. Le capanne hanno soffitti di paglia, che riducono la temperatura interna di circa 4°C rispetto alla temperatura ambiente. Al loro interno sono state posizionate delle esche per le zanzare insieme a diversi tessuti di cotone impregnati con il ceppo di Metarhizium pingshaense geneticamente modificato. Dopo 45 giorni di monitoraggio, sono rimaste 13 zanzare sulle 1.500 presenti inizialmente.