Eliminare la malaria in Africa sarà un processo lungo e difficile e le zanzare geneticamente modificate sono un’opportunità per raggiungere questo obiettivo perché hanno la capacità di sopprimere la popolazione nell’area di rilascio entro due o cinque anni.
Lo ha detto a Semafor Africa Abdoulaye Diabaté, uno scienziato del Burkina Faso che lavora con la tecnologia “gene drive”, lavoro che gli è valso il premio Falling walls 2023 per la gestione della scienza e dell’innovazione. La sua ricerca è volta ad eliminare la malaria modificando la composizione genetica delle zanzare maschi e rilasciandole in natura per impedire la riproduzione delle specie di zanzare femmine che trasmettono la malaria.
“Il gene drive offre grandi promesse come strumento di controllo dei vettori. È autosufficiente, il che significa che un rilascio relativamente piccolo di zanzare modificate è in grado di diffondersi all’interno di una popolazione e indurre la soppressione”, ha detto Diabaté: questa tecnologia “permette di colpire una vasta area in modo economicamente vantaggioso e autosufficiente, raggiungendo aree difficili da controllare con metodi convenzionali”.