Sono stati bloccati ieri dal Reggimento della sicurezza presidenziale l’attuale presidente del Burkina Faso, Michel Kafando, e il primo ministro Isaac Zida. I militari hanno fatto irruzione nella Sala del Consiglio dei ministri prendendo in ostaggio anche il ministro della Funzione pubblica Augustin Loada, e il ministro dell’Urbanizzazione, René Bagoro.
Il reggimento coinvolto nella vicenda è considerato vicino all’ex presidente Blaise Compaoré, costretto lo scorso anno alla fuga in seguito a una sollevazione popolare nata dalla volontà dell’allora capo dello Stato di presentarsi per un nuovo mandato in violazione della Costituzione.
Le prime notizie sono state riferite dal presidente del Consiglio nazionale di transizione, Cheriff Sy, che ha diffuso una nota. “Il dovere ci chiama perché la nazione burkinabé è in pericolo – si legge nella nota – richiamiamo al dovere di solidarietà la società civile, le forze politiche, la comunità internazionale perché facciano fallire questa operazione”.
La situazione resta tesa e confusa. I recenti sviluppi precedono di poche settimane le elezioni presidenziali e legislative in programma l’11 ottobre. Però c’è stata una risposta della piazza con centinaia di persone che si sono dirette al Palazzo presidenziale e migliaia di altre che hanno manifestato contro il tentativo di golpe.
(17/09/2015 Fonte: Atlasweb.it)
Burkina Faso/3 – Ancora nelle mani dei militari i vertici dello Stato
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