Lo sfollamento interno della popolazione nelle regioni del Nord e del Centro Nord del Burkina Faso sta aumentando poiché i gruppi armati stanno intensificando i loro attacchi contro i civili, costringendoli a lasciare i loro villaggi con la minaccia di ucciderli. A lanciare l’allarme è l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) nel suo ultimo aggiornamento rapido nel quale specifica che circa 100.000 persone sono state sfollate con la forza in entrambe le regioni dall’inizio di novembre 2021.
Alla fine di novembre 2021, circa 1,5 milioni di sfollati interni erano già stati registrati in Burkina Faso. Gravi limitazioni di accesso ostacolano la risposta umanitaria ai crescenti bisogni, nota Ocha ricordando che il 23 dicembre, un attacco di un gruppo armato non statale contro un convoglio civile ha causato la morte di 41 persone e ha costretto migliaia di persone a fuggire dalla città di Titao e dai villaggi circostanti nella provincia di Loroum, nella regione del Nord.