Sarebbero stati identificati i responsabili dell’uccisione del generale Adolphe Nshimirimana, ex capo dei servizi segreti burundesi e considerato di fatto il “numero due” del presidente Pierre Nkurunziza. Secondo la procura generale “un certo numero degli esecutori è stato catturato, il resto di loro e i mandanti sono attivamente ricercati”. Non è stata diffusa, tuttavia, nessuna informazione sull’identità delle persone coinvolte.
È invece arrivato a Bruxelles Pierre Claver Mbonimpa, attivista per i diritti umani rimasto a sua volta ferito in un attacco lo scorso 3 agosto, all’indomani della morte del generale. Secondo l’attivista belga Thijis Van Laer, del gruppo 11.11.11, che ha dichiarato di averlo incontrato, le condizioni di salute di Mbonimpa sono “ancora fragili ma stabili”. Intanto, attraverso l’emittente Radio publique africaine (Rpa), una figlia dell’uomo chiede al governo “protezione” anche per i suoi familiari. “Siamo tutti in pericolo”, ha sostenuto Zygène Mbonimpa.
Nella capitale Bujumbura, in effetti, la tensione resta alta: nella serata di ieri si sono udii, come accade ormai di frequente, colpi di arma da fuoco e secondo informazioni diffuse sui social media locali il quartiere di Jabe, sede di un noto mercato, è circondato dalla polizia, che impedirebbe l’entrata e l’uscita a chiunque.
(10/08/2015 Fonte: Misna)
