Evariste Ndayishimiye, il nuovo presidente del Burundi, è entrato in carica attaccando subito l’opposizione. Nel discorso inaugurale ha avvertito i partiti di opposizione che «non avranno più spazio» nel Paese, chiedendo retoricamente «perché una persona o un partito dovrebbero opporsi al governo». Ha anche chiesto agli attivisti dei media e dei diritti umani di collaborare con il governo per affrontare le questioni nazionali, altrimenti «non lavorano per i burundesi, ma per qualcun altro».
Nonostante questo attacco frontale, ha anche promesso libertà di espressione e protezione dei diritti umani. «Tutti dovrebbero essere liberi di esprimere le proprie idee e i propri progetti al governo. Nessuno dovrebbe credere che solo i politici sono in grado di farlo», ha detto.
Ndaysihimiye ha aggiunto che il Burundi vuole avere buoni rapporti con i vicini. Negli ultimi cinque anni, il suo predecessore Pierre Nkurunziza ha teso i rapporti con il Ruanda e il suo presidente Paul Kagame del Ruanda. Cattive relazioni che hanno avuto un impatto negativo sui cittadini di entrambe le nazioni.
Migliaia di persone hanno partecipato all’insediamento di Ndayishimiye allo stadio nella capitale.
