Burundi – L’Unione Africana interviene sulla crisi

di AFRICA
Sede dell'Unione africana

L’Unione Africana è intervenuta nella bagarre politica in Burundi sostenendo che le conseguenze di una crisi prolungata e non risolta potrebbero essere “catastrofiche”. L’intervento del massimo organismo continentale è giunto all’indomani dell’uccisione di Jean Bikomagu, ex capo di stato maggiore dell’esercito. Un omicidio presumibilmente politico che, è il timore, potrebbe riaccendere altre violenze dopo quelle seguite alla volontà del capo di Stato Pierre Nkurunziza di ricandidarsi per un terzo mandato suscitando le proteste dell’opposizione.

“Questo disdicevole atto – ha detto ieri il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma riferendosi all’omicidio di Bokomagu – e gli altri molteplici atti di violenza, danno ancora una volta l’idea della gravità della situazione in Burundi e informano del reale di rischio di vedere un’ulteriore deterioramento con conseguenze catastrofiche per il paese e per la regione”.

In un confronto che resta almeno per ora ancora politico, i rischi paventati da alcuni osservatori sono quelli di un confronto che venga strumentalizzato in chiave etnica. Nkurunziza è un hutu, di 51 anni, leader ribelle negli anni della guerra civile; Bikomagu era una figura chiave dell’esercito a guida tutsi durante la stessa guerra. Due settimane fa a perdere la vita in circostanze simili era stato uno stretto collaboratore di Nkurunziza, il generale Adolphe Nshimirimana.

Niei giorni scorsi è stato il presidente ugandese Yoweri Museveni ad avviare un negoziato tra le due parti. Il negoziato ha il sostegno dell’Unione Africana.
(17/08/2015 – Fonte: Atlasweb)

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