Burundi – Negoziati Governo-opposizione rinviati

di Enrico Casale
proteste in burundi

In Burundi i negoziati tra governo e opposizione per mettere fine alla crisi nel paese sono stati rinviati a data da destinarsi dopo l’interruzione chiesta dal partito al potere. Il ministro dell’interno ha detto di voler prendere un po’ di tempo per decidere se proseguire i colloqui o meno. La decisione è stata presa quando mancano due giorni alle elezioni presidenziali, posticipate al 21 luglio e contestate dall’opposizione, contraria alla candidatura del presidente Pierre Nkurunziza a un terzo mandato.
Alcuni partecipanti ai colloqui hanno riferito che i delegati del governo hanno accusato l’opposizione di voler mettere in atto un nuovo colpo di stato contro il presidente, dopo quello tentato a metà maggio dal generale Godefroid Nyombare. I rappresentanti dell’opposizione avevano firmato un testo in cui chiedevano la formazione di un consiglio nazionale composto da alcune figure contrarie alla rielezione di Nkurunziza. Questa richiesta è stata considerata dal governo come un tentativo di cacciare il presidente con la forza.
I nuovi colloqui erano cominciati il 14 luglio nella capitale del Burundi, Bujumbura. La mediazione tra il partito al potere, il Cndd-Fdd, la società civile e i gruppi dell’opposizione che hanno boicottato le elezioni legislative e amministrative che si sono svolte il 29 giugno era stata affidata all’Uganda. Da quando sono scoppiate le proteste in Burundi, a fine aprile, sono morte circa cento persone e 158mila sono fuggite nei paesi vicini.
(20/07/2015 Fonte: Internazionale)

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