Il presidente del Burundi Pierre Nkurunziza ha confermato che nel 2020 non si candiderà per un altro mandato presidenziale.
La sua insistenza a correre per un nuovo mandato nel 2015 ha portato a gravissimi disordini politici e a numerose manifestazioni di dissenso nella capitale Bujumbura. La repressione del governo è stata in alcune occasioni anche sanguinaria, con violazioni dei diritti umani e abusi diffusi.
Il governo burundese respinse all’epoca le critiche alle sue azioni e per questo divenne il primo Paese a ritirarsi dalla Corte Penale Internazionale.