Almeno 19.198 rifugiati burundesi sono stati rimpatriati tra il 1° gennaio e il 31 ottobre dai Paesi africani che li ospitavano secondo quanto dichiarato alla radio statale Rtnb da Martin Nitereka, ministro burundese degli Interni, della Sicurezza pubblica e dello Sviluppo comunitario.
“Da gennaio a fine ottobre, almeno 19.198 rifugiati burundesi sono stati rimpatriati con il sostegno dell’Unhcr”, ha detto Martin Nitereka. Secondo lui, dal 2017, il numero totale di rifugiati burundesi rimpatriati è di 204.971 persone.
“Questi rifugiati burundesi sono rientrati volontariamente dai campi profughi in Ruanda, Uganda, Tanzania, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo e Kenya”, ha sottolineato.
Secondo l’ultimo conteggio pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), al 30 settembre, il numero totale di rifugiati burundesi ancora in altri Paesi era stimato in 256.779 unità.
Nella regione, la Tanzania è il principale Paese ospitante dei rifugiati burundesi, con un totale di 126.335 persone. Seguono il Ruanda (48.474), la Repubblica Democratica del Congo (41.836) e l’Uganda (40.134). I restanti rifugiati burundesi sono sparsi in vari Paesi dell’Africa secondo le medesime fonti.
La maggior parte di questi rifugiati ha lasciato il Paese nel 2015, a seguito di una crisi politica e di sicurezza dovuta alla decisione dell’allora presidente, Pierre Nkurunziza, di chiedere un terzo mandato, ritenuto illegale. Il suo successore Evariste Ndayishimiye, che ha vinto le elezioni presidenziali nel maggio 2020, ha fatto del rimpatrio dei rifugiati la sua priorità.
Secondo il ministero dell’Interno, in poco più di due anni sono già rientrati in patria più di 100.000 burundesi.