In Burundi continuano le violazioni dei diritti umani. A denunciarlo una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite che ha presentato ieri, 5 settembre, a Ginevra una relazione molto dura riferita agli ultimi mesi.
Secondo i responsabili della commissione, dopo le violenze del 2015, continuano a essere perpetrate gravi violazioni, alcune delle quali costituiscono crimini contro l’umanità, incluse esecuzioni sommarie, sparizioni forzate, arresti arbitrari e detenzioni, torture e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti.
L’Onu, per la prima volta, punta il dito contro il presidente Pierre Nkurunziza che secondo il Palazzo di Vetro, sarebbe responsabile di «ricorrenti incitamenti all’odio e alla violenza».