Il ritrovamento di un arsenale di armi pesanti, tra cui una trentina di mortai, sulla collina di Gakungwe, nei pressi di Bujumbura, la capitale del Burundi, aumenta le preoccupazioni degli osservatori internazionali sulla situazione del Paese alla vigilia di un delicato confronto elettorale.
Il 7 aprile le autorità burundesi hanno annunciato che i servizi di sicurezza e la polizia hanno condotto “un’operazione antiterrorismo” contro una rete terroristica finanziata da persone locali e dall’estero. Nel corso delle perquisizioni sono state trovare armi, tra cui 30 mortai.
In Burundi le elezioni presidenziali si terranno a giugno, precedute a maggio da quelle legislative e comunali. Sulle elezioni di giugno incombe l’incognita della pretesa del Presidente uscente, Pierre Nkurunziza, di modificare la Costituzione per poter ottenere un terzo mandato. Un fatto che sta creando forti tensioni.
I Vescovi burundesi si sono dichiarati contrari ad un terzo mandato per Nkurunziza, con una dichiarazione presentata alla stampa il 7 marzo, da Sua Ecc. Mons. Evariste Ngoyagoye, Arcivescovo di Bujumbura e Vice Presidente della Conferenza Episcopale del Burundi (vedi Fides 7/3/2015). In quella occasione era stata pure annunciata una “preghiera di nove giorni, dal 13 al 21 marzo, per chiedere a nostro Signore Gesù di donare al Burundi un’alternanza al vertice, nella serenità e nella pace, attraverso elezioni trasparenti”. (13/4/2015 Fonte: Fides)
Burundi – Tensioni in vista delle elezioni: ritrovato deposito di armi
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