Cabo Delgado. Lo psichiatra Ahamada Atumane a colloquio con una donna fuggita dalla guerra. «Chi sopravvive alle violenze soffre di disturbi da stress post-traumatico, depressione, schizofrenia, psicosi varie» – Foto di Marco Trovato
Cinquemila morti, decine di migliaia di feriti, un milione di sfollati. Sono i numeri della guerra che da sei anni flagella la popolazione di Cabo Delgado, la provincia più a nord del Mozambico, sfuggita al controllo delle autorità e costretta a subire violenze inaudite. «I ribelli ci costringevano ad assistere a spettacoli osceni e terrificanti», racconta chi è riuscito a sopravvivere.
L’intero servizio sull’ultimo numero della rivista Africa.