In Camerun, una milizia separatista anglofona ha annunciato una tregua per permettere che le persone possano essere sottoposte ai test per il coronavirus. Le Forze di difesa del Camerun meridionale (Socadef) hanno affermato che il cessate-il-fuoco entrerà in vigore da domenica come «gesto di buona volontà». Finora è l’unico gruppo armato, tra i tanti che operano nelle regioni di lingua inglese del Camerun, ad aver accolto la richiesta delle Nazioni Unite di deporre le armi.
I combattenti anglofoni, che denunciano l’emarginazione da parte della maggioranza francofona, da tre anni combattono le forze governative con l’obiettivo di creare uno Stato indipendente chiamato «Ambazonia».
L’esempio del Socadef, al momento, non pare verrà seguito da altre milizie. L’Ambazonia Defense Forces (Adf), uno dei gruppi principali, per esempio, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in questo senso. Così altri gruppi minori. Il capo mediatore Alexandre Liebeskind, del Center for Humanitarian Dialogue, ha dichiarato alla Bbc che l’Adf si è rifiutato anche di unirsi ai negoziati. «Sono l’unico gruppo che ha rifiutato di aderire al processo di pace – ha detto -. Gli altri gruppi però partecipano e spero che a breve depongano le armi come Socadef».