Rinvio in vista per le elezioni in Camerun? Sembrerebbe di sì. Le autorità sembrano voler posticipare le elezioni generali di ottobre a una data successiva. La Bbc ha ottenuto una copia di una lettera dal presidente Paul Biya nella quale chiede al leader del senato di discutere la possibilità di rinviare le elezioni di un anno.
Questa notizia segue quella della settimana scorsa secondo la quale solo il 3% di nuovi elettori che si è registrato dall’inizio dell’anno proviene dalle regioni anglofone del Paese, sebbene gli «inglesi» rappresentino circa il 20% della popolazione. Da tempo, i separatisti nelle due province anglofone rivendicano l’indipendenza da Yaoundé e non credono più in un futuro comune con le province francofone. Decine di migliaia di anglofoni camerunesi sono in fuga dai violenti scontri tra indipendentisti e forze di sicurezza.
L’avvocato e rappresentante dell’opposizione Akere Muna ha dichiarato alla Bbc che la proposta di rinviare le elezioni «mostra il livello di incapacità nel prendersi cura delle questioni che riguardano l’uomo comune».
Ma descrive il documento come una «semplice lettera procedurale […] che chiede un’opinione al presidente del Senato prima che una simile proposta vada in parlamento».
Secondo Muna solo le elezioni comunali e legislative possono essere posticipate, non quelle senatorie o presidenziali. E aggiunge: «Secondo la Costituzione non è possibile rinviare le elezioni presidenziali. Per rinviarle si dovrebbe cambiare la Costituzione. Non penso che avverrà. Significherebbe che il presidente sta cercando di prolungare il suo mandato e ciò è contro la legge».