Finalmente, dopo una serie interminabile di ritardi e slittamenti dovuti a una guerra di potere combattuta in maniera neanche troppo sotterranea tra lega e federazione, il campionato camerunense è pronto a scattare: cinque giorni dopo la prima, storica edizione della Supercoppa, conquistata dallo Stade Renard di Melong nella finalissima giocata a Bafoussam, l’onore di aprire le danze toccherà alla sfida tra il Colombe du Dja et Lobo e i Bamboutos Mbouda della capitale Yaoundé.
Per quanto riguarda la formula, terreno di ulteriore confronto tra le due fazioni in lotta del panorama calcistico camerunense, si tornerà al passato, con la reintroduzione del girone unico.
Una scelta mal digerita dalla Lpfc, la lega calcistica presieduta dal generale Pierre Semengue, che nella stagione scorsa aveva imposto all’Elite One un modello bipartito, con le squadre distribuite in due gironi a seconda della provenienza geografica, ma quest’anno a prevalere è stata la linea di pensiero del Ctt, il Comitato tecnico di transizione istituito dalla Fecafoot, da sempre paladino del girone unico. «Siamo pronti, non vediamo l’ora di cominciare», ha dichiarato entusiasta.
Alim Konaté, il presidente del Ctt, rassicurando sul fatto che non ci saranno ulteriori ritardi. Negli ultimi mesi, del resto, il Comitato incaricato dalla Fecafoot, ulteriormente responsabilizzato dopo la sospensione della Lpfc, ha lavorato alacremente per creare le condizioni affinché il nuovo torneo potesse vedere la luce, non badando troppo alle spese pur di raggiungere l’obiettivo: un assegno da 72 milioni di franchi Cfa, l’equivalente di circa 110 mila euro, è stato il sostanzioso contributo della federazione alle 18 squadre partecipanti, impegnate nel far fronte a spese di tutti i generi (ingaggi, formazione, trasporti, assicurazioni e cure mediche).
Alla vigilia del calcio d’inizio, però, resta un ultimo, grande nodo da sciogliere: non si sa ancora, infatti, se a rimanere in prima divisione saranno gli Astres di Douala o il Pwd di Bamenda, la grande città del Nord-Ovest dove infuriano le proteste dei separatisti anglofoni. Teoricamente a retrocedere, stando alla classifica del campionato appena concluso, avrebbe dovuto essere il Pwd Bamenda, il cui allenatore è stato vittima di un rapimento per fortuna terminato a buon fine nello scorso aprile, ma in Camerun non esiste nulla di scontato: attualmente tra le due squadre è in corso un contenzioso e il verdetto finale del tribunale sportivo tarda ad arrivare. Fatto sta che, ad un giorno dall’inizio del torneo, non si conosce ancora il nome dell’ultima partecipante alla griglia di partenza dell’Elite One.
Una situazione paradossale, purtroppo non una novità in questo contesto, ma nonostante ciò il presidente Konaté ha voluto tranquillizzare tutti, promettendo ai microfoni di LionIndomptable.com che il giudizio finale arriverà prima del kick off di domani: «Siamo sereni perché il tribunale competente prenderà la decisione prima dell’avvio del campionato».
Vincenzo Lacerenza
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