In Camerun, un candidato alle prossime elezioni presidenziali, l’avvocato Christian Ntimbane, ha portato l’attenzione sul silenzio che circonda lo stato di salute del presidente Paul Biya. In una lettera aperta al direttore del Gabinetto civile dell’Ufficio del Presidente della Repubblica, ha chiesto: “Dov’è il nostro presidente della Repubblica?”.
La domanda arriva dopo le vistose assenze di Biya all’ultima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York e al recente vertice della Francofonia in Francia, a cui avrebbe dovuto partecipare.
Nella sua lettera a Samuel Mvondo Ayolo, Christian Ntimbane, direttore del Gabinetto civile della Presidenza della Repubblica del Camerun, rileva che dalla fine dell’ultimo vertice Cina-Africa, tenutosi dal 4 al 6 settembre, nessuno ha più avuto notizie del presidente Paul Biya. L’avvocato ricorda quanto si legge sui social network, dove si dice che sia “a volte in Svizzera, a volte in cattivo stato di salute in un ospedale in Francia”.
Christian Ntimbane ha invitato le autorità a rompere il silenzio sull’assenza del presidente Biya: “Se è in vacanza, ditelo. Se è malato, ditelo. Un presidente della Repubblica può ammalarsi”, afferma nel suo comunicato stampa.
Domenica, nonostante l’assenza di comunicazioni ufficiali, l’argomento è stato ripreso su diverse piattaforme televisive, con alcuni osservatori che hanno invocato un “dovere di trasparenza nei confronti di un’azienda che è all’origine di tutte le voci”. Altri hanno inveito contro quelle che considerano fantasie prive di giustificazione.
Diverse fonti vicine alla presidenza camerunese riprese da Radio France Internationale sostengono che non c’è motivo di allarmarsi per lo stato di salute del presidente Paul Biya.