In Camerun, in un’udienza che si è tenuta martedì mattina, la Corte Suprema ha condannato Lidia Yen Eyoum a 25 anni di carcere per appropriazione indebita. La Corte Penale Speciale l’aveva condannata una prima volta lo scorso settembre. La più alta corte del paese non ha fatto altro che confermarela decisione.
La francese di origini camerunensi è stata arrestata nel 2010. In questi cinque anni la sua famiglia ha lottato strenuamente per farla rilasciare. Suo marito, Michel Loyse, ha accolto con sarcasmo la decisione della Corte Suprema: «È sempre uno shock, ma ce lo aspettavamo. Questo non è uno scoop, e io, personalmente, ero piuttosto pessimista. È un colpo terribile per la famiglia, è la fine di una carriera di 25 anni. Tutti i suoi beni sono stati confiscati. Tutto il nostro mondo crolla». Il caso ha destato un certo scalpore sia in Camerun sia in Francia.
Lidia Yen Eyoum è accusata di essersi appropriata di un miliardo di franchi Cfa in un affare tra il governo del Camerun e la banca Sgbc, una filiale franco-camerunese di Société Générale. Per il suo avvocato, Caroline Wasserman, tale importo è l’equivalente dei suoi compensi.
(10/06/2015 Fonte: Rfi.fr)
Camerun – Condannata di nuovo Lidia Yen Eyoum
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