Sono otto i candidati che si sfideranno domani, 7 ottobre, nelle elezioni presidenziali in Camerun. Oggi è il giorno degli ultimi grandi comizi. L’Rdpc di Paul Biya sta organizzando un gigantesco concerto nella capitale. Cabral Libii è anche annunciato a Yaoundé. Maurice Kamto e Akere Muna hanno organizzato una riunione congiunta a Douala in tarda mattinata. Joshua Osih nel pomeriggio. Nel complesso, con la notevole eccezione delle regioni di lingua inglese, questa campagna si è svolta senza intoppi.
Quest’ultimo giorno promette di essere ricco di emozioni a Douala, la capitale economica. Finora, nella città, che è considerata il tempio della protesta antigovernativa, la campagna era andata avanti in modo po ‘noioso. Dopo i primi grande incontri, in città non ci sono stati grandi happening.
Sui manifesti, si vede quasi solo il ritratto del presidente Paul Biya. «Qui a Douala la campagna elettorale si segue alla televisione», spiega una vecchia signora. I giovani invece si collegano ai social network.
Se c’è meno animazione che si possa immaginare, questa campagna però ha appassionato la gente. Le discussioni nelle famiglie, tra gli amici, al lavoro o sui mercati sono vivaci. «Non è forse l’atmosfera degli anni Novanta, ma riteniamo che una fiamma si stia riaccendendo», dice un attivista dell’opposizione.
Un osservatore della vita politica spiega che la campagna del 2018 abbia portato a un rinnovato interesse di molti camerunesi nei confronti della politica. Qualcosa è cambiato, conclude, e questa campagna lascerà tracce irreversibili, indipendentemente dall’esito del voto di domenica.
