Cinque persone che lavorano per Medici senza frontiere (Msf) sono state rapite nella notte presso il proprio domicilio a Fotokol, nell’Estremo Nord del Camerun, vicino al confine con la Nigeria. Lo ha confermato a InfoAfrica l’organizzazione Mandela Center International, specializzata nella difesa dei diritti umani, da Yaoundé, in contatto con Msf. Secondo le informazioni disponibili, le persone sequestrate sarebbero due camerunesi, un senegalese, un’ivoriana e un ciadiano.
Il rapimento è stato eseguito da uomini armati non identificati che alcune fonti identificano come membri di Boko Haram. La nostra fonte del Mandela Center invita tuttavia alla prudenza poiché questo tipo di rapimento non rientra nei metodi del gruppo radicale nigeriano noti finora.
Il rapimento segue un attacco a Koza che ha fatto tre morti, e un altro attacco, di cui abbiamo ricevuto notizia da fonti giornalistiche camerunesi, secondo cui sarebbero rimaste uccise sei persone a Tourou nel Mayo-Tsanaga, sempre a ridosso della frontiera con la Nigeria