La notizia si sta divulgando a macchia d’olio stamattina, dopo essere stata tenuta segreta per una settimana: il Camerun e la Russia hanno firmato un accordo che riguarda l’ambito della Difesa. Con questo accordo Yaoundé e Mosca si impegnano a sviluppare la cooperazione militare tra le loro forze armate.
Il testo prevede che si proceda allo scambio di opinioni e informazioni in materia di politica di difesa e sicurezza internazionale, lo sviluppo delle relazioni nell’ambito dell’addestramento militare congiunto e dell’addestramento di truppe di ingegneria, l’istruzione militare, la medicina militare, la topografia militare, l’idrografia militare, lo sport e la cultura, lo scambio di esperienze di mantenimento della pace e interazioni nelle operazioni di sostegno alla pace sotto l’egida delle Nazioni Unite, interazione in attività di ricerca e di soccorso in mare, interazione nella lotta al terrorismo e alla pirateria.
In questo particolare periodo storico di guerra in cui la Russia è militarmente coinvolta in Ucraina e sottoposta a sanzioni e all’opposizione del blocco occidentale, il tempismo di questo accordo farà sicuramente discutere.
Secondo il sito camerunese basato all’estero Mimi Mefo Info, l’accordo è percepito in Camerun come uno sviluppo significativo nella diversificazione dei partner della difesa del Camerun. “Può scuotere la morsa della Francia, ma con cosa finanziare gli investimenti in sicurezza e come?” analizza Serge Soho, storico e conoscitore della cooperazione in Camerun. Qualcuno legge questo accordo come un segno di coraggio del regime camerunese, dinanzi alla pressione internazionale, altri temono che questa nuova alleanza abbia ripercussioni negative sulla partnership già in atto con gli Stati Uniti in materia di difesa, in particolare contro il gruppo Boko Haram nell’Estremo nord.
Il testo è stato siglato la scorsa settimana a Mosca tra i funzionari dei due Paesi: Joseph Beti Assomo, ministro delegato alla presidenza incaricato della Difesa, e Serguei Choigou, ministro della Difesa russo.
