Una pubblicazione dedicata al design e al gioco in Camerun è quella che verrà presentata online, per la prima volta, sabato 20 febbraio, alle ore 15. Si tratta del libro “Play & Design from Cameroon. Dodici prototipi ispirati al tema del gioco” a cura di Michele Brunello ed edito da Corraini Edizioni che giunge a conclusione del progetto di cooperazione promosso dall’Associazione Centro Orientamento Educativo (Coe) in collaborazione con Dontstop Architettura e finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics).
Strumento di conoscenza e relazione con gli altri fin dall’infanzia, il gioco può anche essere una formidabile modalità progettuale nel campo del design: parlare di gioco è parlare di progetto, e viceversa. Da questa premessa, riferiscono i promotori, sono nati i workshop guidati da Michele Brunello, Marco Brega, Andrea Angeli e il team di Dontstop Architettura nell’ambito di CAMon! – Promuovere arte e cultura: capacity building, impresa sociale ed istruzione in Camerun – che ha coinvolto gli allievi della Libre Académie des Beaux-arts Douala (Laba) in Camerun.
Attraverso le fotografie di Stefano Graziani, il libro presenta i 12 giochi nati dal lavoro degli studenti, mentre i testi di Michele Brunello, Paul-Henri Souvenir Assako Assako, Prashanth Cattaneo, Lionel Manga, Iolanda Pensa e Luca Fois affrontano il tema del gioco da prospettive diverse, mettendo in luce la relazione tra design, educazione e cooperazione. Il racconto dell’esperienza e della metodologia seguita nel workshop è inserito nell’attuale scena creativa di Douala, metropoli di recente espansione e centro economico del Camerun.
Gli architetti di Dontstop Architettura hanno proposto, partendo da una lettura particolare dei gra, citato dall’agenzia Anadolundi maestri del design milanese, il tema del gioco come oggetto, spunto, metodo, metafora, linguaggio e soggetto del progetto di design. Lo sviluppo dei progetti è partito da una rilettura contemporanea dei giochi tradizionali camerunesi per poi focalizzarsi sulla rielaborazione dei grandi giochi della cultura internazionale, dal Lego passando al Meccano arrivando all’Indovina chi, reinterpretati con un approccio progettuale camerunese. Sperimentando una metodologia di design basata sull’immaginazione e su un’indagine più ampia della realtà, anziché sulla risposta a specifici problemi, gli studenti della Laba hanno progettato oggetti dalla forte valenza empatica: nel processo di continua de-alfabetizzazione e ri-alfabetizzazione del mondo, il linguaggio del design può giocare una partita importante, e la parola empatia potrebbe essere la prossima parola che aiuterà a fare la differenza.
Ciascuna delle tre sezioni del libro è stampata su una diversa carta: carta usomano, carta patinata opaca e carta colorata in pasta. Il volume è inoltre volutamente in tre lingue affinché possa essere fruito a livello internazionale da studenti, professionisti dei settori del design e della formazione, operatori della cooperazione.