La città di Bamenda è stata isolata per ore dal resto del Paese da uomini armati tra sabato e domenica. Gli aggressori, alcuni dei quali sventolavano la bandiera dell’Ambazonia, hanno attaccato gli autobus, uccidendo un autista e facendo molti ostaggi. L’esercito ha ripristinato il traffico domenica a mezzogiorno. La regione è stata posta nuovamente sotto coprifuoco.
Così, tra le 6 di sera e le 6 del mattino, i movimenti di persone e merci sono proibiti, la circolazione di mototaxi è sospesa. Allo stesso modo, tutti i luoghi di riunione (bar e discoteche) rimarranno chiusi.
Il governatore ha avvertito che chiunque contravvenga a queste direttive sarà severamente punito secondo le leggi in vigore.
Non è la prima volta che si verificano tali restrizioni nel Nord Ovest e soprattutto a Bamenda, dopo lo scoppio di questa crisi socio-politica avvenuta due anni fa. A febbraio e novembre 2017, le popolazioni sono già state sottoposte a un regime di restrizione. Queste misure sono ben lungi dall’intimidire i combattenti che sostengono l’Ambazonia (lo Stato che dovrebbe nascere dalla secessione delle regioni anglofone).