Il governo di Yaoundé ha lanciato un programma nazionale di disarmo nelle aree del paese dove sono in corso dei conflitti nell’Estremo Nord e all’interno delle regioni anglofone. Lo ha annunciato la presidenza del paese venerdì attraverso un comunicato firmato dal Capo di Stato, Paul Biya, secondo quanto riporta Jeune Afrique.
Con un decreto presidenziale è stato creato un Comitato nazionale di disarmo, smobilitazione e reintegrazione (CNDDR) che si occuperà di accogliere e disarmare i combattenti “del gruppo estremista islamico Boko Haram e dei gruppi armati separatisti delle regioni anglofone Nord-Ouest e Sud-Ouest”. Verranno seguite delle procedure con cui si dovrebbero “aiutare a reinserire questi uomini nella vita civile”.
Il comitato sarà presieduto dal Primo Ministro, Philémon Yang, e avrà delle sedi a Bamenda e Buea nelle regioni anglofone, mentre quello per il nord afflitto ancora da Boko Haram, la sede sarà a Mora.
Un decreto che arriva in un momento di forte tensione nelle regioni interessate. Gli scontri si sono intensificati nelle regioni anglofone in preda all’instabilità da più di un anno, causata dai separatisti di lingua inglese, che hanno proclamato la secessione dal resto del Paese e la creazione di uno Stato indipendente chiamato Ambazonia. Il 6 novembre Biya gli ha ordinato di deporre le armi.
La violenta repressione condotta dai militari e gli scontri tra questi e i diversi gruppi secessionisti hanno provocato la morte di centinaia di persone. Oltre 200.000 civili hanno lasciato le due regioni per sfuggire alla violenza e all’instabilità.
Boko haram continua ad essere attivo nella regione attorno al Lago Ciad colpendo In Nigeria, Niger, Ciad e Camerun. La scorsa settimana un attacco kamikaze ha ucciso 29 persone ad Amchidé, nella regione dell’Estremo Nord (Far North) del paese.