Camerun – L’esercito attacca i separatisti

di Enrico Casale
soldato camerun

Nonostante i reiterati appelli a deporre le armi da parte del presidente Paul Biya, l’esercito camerunese ha dato il via a una offensiva contro i separatisti anglofoni. Sabato i militari hanno ucciso sette miliziani ad Alabukam, un quartiere alla periferia della città di Bamenda, nel nord-ovest del Paese. A confermarlo ai microfoni della Bbc, un ufficiale dell’esercito di Yaoundé. In un’operazione di ricognizione, secondo la fonte, i militari hanno distrutto un campo dei secessionisti e ha sequestrato armi di piccolo calibro, munizioni, uniformi militari e motociclette.

In diverse città del nord-ovest e del sud-ovest, si sono registrati scontri tra esercito e separatisti quasi ogni giorno da diversi mesi. Questa offensiva ha distrutto ponti, strade, abitazioni, tagliando fuori e isolando intere comunità. Più di 200 membri delle forze armate e di sicurezza del Camerun e più di 500 civili hanno perso la vita, secondo alcune Ong che lavorano sul luogo.

Il conflitto, che è cresciuto costantemente, ha già costretto più di 437.000 persone a fuggire dalle loro case in queste aree nord-occidentali e sud-occidentali, secondo i dati delle Nazioni Unite pubblicati all’inizio di ottobre.

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