Non potranno essere pieni gli stadi camerunesi che ospiteranno, a partire dalla prossima settimana, le partite della Coppa d’Africa delle nazioni (Can TotalEnergies), a causa della situazione sanitaria globale dovuta al Covid-19.
Martedì, la Confederazione africana di calcio (Caf) ha annunciato un limite dell’80 percento di riempimento per gli stadi che ospiteranno partite con la nazionale camerunese, e un limite del 60 percento per gli altri incontri. A questo si aggiunge, per entrare negli stadi, l’obbligo vaccinale e di un test negativo Pcr dimeno di 72 o di un antigenico di meno di 24 ore.
I Leoni Indomabili del Camerun giocano a Yaoundé nel gigantesco stadio Paul Biya di Olembé, costruito per l’occasione da lunghi anni (e costato una fortuna) questa domenica, 9 gennaio, alle 17 contro la nazionale del Burkina Faso.
Una grande preghiera interreligiosa si terrà oggi, giovedì 6 gennaio, per la pace in Camerun e il buon andamento della Coppa africana delle nazioni (Can). L’appello alla preghiera è stato lanciato dall’arcivescovo di Yaoundé, mons. Jean Mbarga, e dall’Associazione camerunense per il dialogo interreligioso (Acadir). Mons. Mbarga invita “tutti i leader religiosi e la gioventù camerunese della città di Yaoundé” a partecipare “al successo totale di questo evento”. Un evento di preghiera si terrà oggi presso la Basilica di Maria Regina degli Apostoli di Mvolyé, nella capitale del Camerun.
Nei giorni scorsi, un sacerdote gesuita, padre Ludovic Lado, ha invece lanciato una campagna per boicottare la Can in Camerun. “Guardare la Can in un Paese iniquo, corrotto e repressivo come il Camerun è essere complici della violazione dei diritti umani!”, sostiene Lado, che ha lanciato su Facebook l’”operazione stadio vuoto”. Chiede la liberazione di tutti i prigionieri politici.