L’autopsia del corpo del vescovo Jean-Marie Benoît Balla ha rivelato che il vescovo è stato ucciso prima che il corpo fosse gettato nel fiume Sanaga. Gli autori hanno poi cercato di camuffare l’omicidio in un suicidio (che fin dall’inizio autorità e amici del vescovo hanno messo in discussione).
Il corpo prelevato dalle acque del Sanaga, secondo i membri del collegio dei medici che ha eseguito l’autopsia, aveva un braccio irrigidito, ripiegato sul suo addome. Il prelato inoltre è stato torturato prima di essere ucciso. Il team di specialisti che ha effettuato l’autopsia era costituito da due professori associati di medicina, uno nominato dalla Conferenza episcopale nazionale del Camerun.
La morte del vescovo di Bafia, avvenuta il 31 maggio 2017, fa parte di una catena di morti sospette e di sparizioni di vescovi e leader della Chiesa in Camerun. La più importante di esse è quella di Yves Plumey, l’arcivescovo emerito di Garoua, nel Nord del Camerun, assassinato la notte del 3 settembre 1991. Tutte queste morti e sparizioni sono rimaste irrisolte.
(09/06/2017 Fonte: Global Christian News)
Camerun – Mons. Balla è stato ucciso, non si è suicidato
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