Camerun – Nuovo video prova uccisioni di civili da parte dei militari

di AFRICA

Amnesty International ha denunciato un nuovo massacro ai danni di civili da parte dell’esercito camerunese. L’organizzazione internazionale ha mostrato un “video orribile” che rappresenta una prova inconfutabile dei “gravi crimini” commessi dalle forze militari nel paese.

Nel filmato che aveva iniziato a circolare sui social media, si vedono soldati camerunesi uccidere una decina di persone disarmate durante un’operazione militare nell’estremo nord del paese.

Secondo l’Ong di difesa dei diritti umani, il video sarebbe stato realizzato dagli stessi soldati. Nel breve filmato i soldati armati di pistole automatiche sparano contro le persone che si abbracciano di fronte a un muro, riporta Africanews. Le immagini agghiaccianti risalgono probabilmente al maggio del 2016 e sarebbero state riprese nel villaggio di Achigaya.

Amnesty ha chiesto un’immediata, approfondita e imparziale indagine perché il video corrobora precedenti resoconti su esecuzioni extragiudiziarie commesse dai militari e che le autorità di Yaoundé hanno sempre negato.

Il governo camerunese ha già fatto sapere, attraverso il ministro delle comunicazioni Issa Bakary Tchiroma, che il video sarà oggetto di una inchiesta, ma ha anche aggiunto che il suo governo “è vittima di una campagna denigratoria” volta a screditare il presidente Paul Biya in vista delle prossime elezioni che si terranno in ottobre. Biya è al potere da 36 anni.

Come ricorda l’emittente AlJazeera, queste accuse arrivano un mese dopo l’apparizione di un altro video che aveva scosso l’opinione pubblica camerunese e internazionale, in cui si vedevano due donne e un bambino uccisi da due militari in uniforme perché sospettati di far parte di Boko Haram. Proprio ieri sera Tchiroma ha rivelato che in relazione a quel caso sono stati arrestati 7 soldati, inclusi degli ufficiali, ma non ha detto quando sarebbe avvenuto l’arresto.

Da anni il Camerun è in guerra aperta contro il gruppo estremista islamico nigeriano Boko Haram che opera nell’estremo nord del paese al confine con la Nigeria e vicino al Lago Ciad. Allo stesso tempo le autorità devono affrontare un gruppo di secessionisti che ha ingaggiato un conflitto armato nelle regioni anglofone del Sud Ovest e Nord Ovest. In tutti questi conflitti sono stati segnalati numerosi abusi sui civili da parte dei militari, ma il governo li ha sempre definiti “grosse menzogne”.

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