Gli Stati Uniti puntano il dito contro il Camerun e la sua politica nei confronti delle popolazioni anglofone. L’ambasciatore statunitense in Camerun ha accusato le forze governative di «omicidi mirati» e altri abusi nella lotta contri i miliziani attivi nelle due province anglofone.
«Da parte del governo ci sono stati omicidi mirati, detenzioni senza alcun accesso ad assistenza legale, famiglia o Croce Rossa e incendi e saccheggi di villaggi», ha scritto l’ambasciatore Peter Henry Barlerin in un comunicato. Barlerin ha accusato quindi i miliziani di «omicidi di soldati, rapimenti di funzionari e incendi nelle scuole».